"Queste poesie sono per me e per te e non sono per i più - inutile pretendere che i più e noi ci assomigliamo. I più hanno con noi in comune meno della radicequadratadimenouno. Tu e io siamo esseri umani; i più sono degli snob.
Prendi la faccenda del nascere. Cosa significa nascere per i più? Irriducibile catastrofe. Rivoluzione sociale. L'aristocratico colto sbalzato dal suo superpalazzo iperesclusivo ultravoluttuoso, e gettato in un incredibilmente volgare campo di concentramento formicolante di ogni immaginabile specie di organismi indesiderati. I più sognano una tuta garantita anticoncezionale d'indistruttibile apersonalità. Se i più dovessero nascere due volte improbabilmente lo chiamerebbero morire - tu e io non siamo degli snob. Noi non possiamo mai nascere abbastanza. Siamo esseri umani; per cui la nascita è un mistero che avviene solo quando siamo fedeli a noi stessi. Tu e io portiamo la pericolosamente comoda veste del fato e troviamo che ci dona. La vita, per noi eterni, è il presente, e il presente è troppo occupato a essere un po' più di tutto per sembrare qualcosa, catastrofico incluso.
(...)
Miracolosi avverranno. Con te lascio un ricordo di miracoli: sono di qualcuno che sa amare e che di continuo rinascerà, un essere umano; qualcuno che ha detto a chi gli sta vicino, quando le sue dita si rifiutavano di tenere un pennello "legatemelo in mano" -
nulla di comprovante o malato o parziale. Nulla di falso, nulla di difficile o facile o piccolo o colossale. Nulla d'ordinario o straordinario, nulla di vuoto o pieno, reale o irreale; nulla di debole e conosciuto o goffo e indovinato. Ovunque tinte figlianti, innocenti spontanee, vere. Da nessuna parte possibilmente carne e impossibilmente un simile giardino, ma veri fiori che sono mammelle fra bocche di luce. Nulla di creduto o dubitato; cervello sopra cuore, superficie: in nessun luogo odiare o avere paura; ombra, mente senz'anima. Solo incommesurabili fresche fiamme creatrici; solo reciproco costruirsi sempre distinti sestessi che vicendevoli s'aprono interamente: solo vivi. Mai le assassinate finalità del dovequando e sino, nongiuochi impotenti di falsovero e verofalso; mai raggiungere o fermarsi, mai la morbida avventura del nonfato, pene ingorde o estasi meschine d'inesistenza; mai riposarsi e mai avere: solo crescere.
Sempre la bella risposta che pone una domanda più bella. "
E. E. Cummings - "New Poems" 1938
E' senza dubbio molto significativa questa citazione di Cummings, estratta dalla raccolta di poesie "New Poems", con la quale abbiamo voluto dare inizio a questo blog. E cosa vuole essere questo blog ce lo dice proprio Cummings, romanziere e poeta americano del '900, anarchico individualista, sperimentlista in grado di spingersi oltre gli schemi tradizionali del panorama letterario del secolo. Egli pone al centro la vita, il nascere...miracolo quotidiano di cui egli non si sente mai sazio; è un nascere che metaforicamente rimanda al concetto di un incessante carpe diem, di una filosofia troppe volte svalutata ed imbrigliata in facili luoghi comuni.
Per Cummings e per Noi ogni giorno è una nascita; egli si affida al destino e al corso degli eventi senza l'ansia o la presunzione di programmare o schematizzare; ed è forse una veste pericolosa quella del fato, ma senz'altro più gaia di una tuta anticoncezionale d'indistruttibile apersonalità, la tuta che troppi esseri umani oggi hanno scelto di indossare per difendersi da qualsiasi seme fecondo di verità, poesia, arte, creazione, amore...ci stiamo gelando dietro maschere sintetiche di non personalità, e vale a dire schemi di massa...e questo per Cummings e per Noi non è nascere, bensì morire prima del tempo.
Egli rifiuta qualsiasi categoria banale...comune...generica. Grande, piccolo, facile, vuoto, pieno...il mondo è troppo vasto e variegato per tali aggettivi. Egli sceglie di seguire una via di arte, di creazione, di passione, di condivisione e apertura al mondo, a chi sa capirlo, a chi mai, in nessun luogo, odia o teme, ma solo accoglie e dona. E' un reciproco costruirsi...è una scelta ben precisa, che Noi oggi abbracciamo senza paura, proprio come ci insegna Cummings; perchè Noi non vogliamo mai giungere in un luogo per poi fermarci. Noi corriamo incontro alla vita e vogliamo solo crescere, senza sosta e senza riposo...tempo sprecato sarebbe per una vita troppo breve! Noi scegliamo di essere vivi e veri...e nella ricerca della verità speriamo di coinvolgere più anime possibili.
...Fiamme creatrici di un'assidua Verità...
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