La Verità ti fa male lo so!!!

Dopo la messa in onda delle aggressioni del Blocco studentesco in piazza Navona
Telefonate a Rai3: "Vi abbiamo identificato a voi ed ai vostri familiari"Scontri, i filmati a "Chi l'ha visto?"
Rai assalita, minacce ai redattori

Ultrà di destra hanno scavalcato i cancelli di via Teulada lanciando uova marce
Il Pd chiede una informativa del governo alla Camera. Minniti: "Individuare i responsabili"

Scontri, i filmati a "Chi l'ha visto?" Rai assalita, minacce ai redattori

Un momento degli scontri in piazza Navona

ROMA - Irruzione alla Rai, minacce ai giornalisti di Chi l'ha visto? Gli ultrà di destra puntano l'indice contro la trasmissione di Rai3 che ieri sera ha mostrato un filmano inedito dell'aggressione ad un gruppo di giovani in piazza Navona, mercoledì scorso.
Irruzione in via Teulada. Una trentina di ultrà di destra, con il viso coperto da passamontagna, ieri notte hanno scavalcato i cancelli della sede di via Teulada, lanciando uova marce contro le pareti. Sono fuggiti prima che arrivasse la Polizia, ma stamane, telefonate di rivendicazione e minaccia a nome di Forza Nuova sono giunte alla redazione di Chi l'ha visto?. Per i volti di quegli aggressori del Blocco Studentesco mostrati durante la trasmissione, gli estremisti hanno promesso ai redattori pesanti ritorsioni: "Vi abbiamo identificato, a voi ed ai vostri familiari".
Le telefonate di minaccia. Una voce maschile, adulta, con voce apparentemente pacata, ha chiamato la redazione da un'utenza fissa: "Abbiamo visto la vostra trasmissione dove chiedete nome, cognome e indirizzi di chi è stato fotografato. Noi faremo lo stesso con tutti voi: chi ha visto voi; chi lavora con voi; dove abitate, e poi verremo sotto le vostre case". Sono seguite altre tre telefonate dello stesso tenore.
Sciarelli: "Mai chiesti nomi e cognomi". "Ma noi non abbiamo mai coinvolto il pubblico", replica Federica Sciarelli, conduttrice della trasmissione. "Non ho sollecitato i telespettatori a fornire alcuna indicazione. Mi sono solo limitata a dire 'guardate queste immagini': tutto qua".
"Sono dei ragazzini spaventati". Nel filmato, mandato in onda al rallentatore, sono ripresi gli scontri avvenuti prima dell'aggressione davanti al bar Navona: "Guardate la faccia sgomenta e preoccupata dei ragazzi, sono dei ragazzini - commenta la Sciarelli - sono veramente dei ragazzini che scappano, spaventatissimi da quello che sta succedendo".
Forza nuova: "La sinistra scalda gli animi". Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova - sigla che finora era rimasta 'ufficialmente' lontana dagli incidenti - si è affrettato a dichiarare la sua profonda indignazione per la trasmissione e la "volontà di certa sinistra di scaldare gli animi per riaprire una spirale di violenza contro i ragazzi di destra. Hanno tracciato una lista di proscrizione nei confronti di militanti politici".
Curzi: "Azione squadrista". L'irruzione nella sede Rai di via Teulada ha mobilitato i vertici della Rai: il presidente Claudio Petruccioli ha telefonato preoccupato al ministro dell'Interno. Lunga telefonata anche tra il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, e il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli. Sandro Curzi, ex direttore TG3, oggi consigliere d'amministrazione della Rai, è convinto che il "blitz in via Teulada di fatto rivendica la legittimità dell'azione squadristica di piazza Navona contro la pacifica manifestazione di protesta degli studenti".
Camera, il Pd chiede informativa. Alla Camera Emilia De Biasi, del Pd, ha chiesto che il ministro dell'Interno riferisca sul "blitz che riveste una straordinaria gravità". Anche per Marco Minniti, ministro dell'Interno nel governo ombra del Pd, "serve una immediata iniziativa del ministero dell'Interno". "Tali gesti intimidatori - ha aggiunto - vanno immediatamente stroncati individuando responsabili, mandanti, strutture illegali che li rendono possibili. Serve una immediata iniziativa del ministero dell'Interno".
Mussolini: "Fatti andati diversamente". Immediata la replica di Alessandra Mussolini, di Alternativa Sociale: "I fatti sono andati diversamente: qualcuno - sostiene - ha usato il servizio pubblico radiotelevisivo per istigare violenza contro ragazzi di Blocco studentesco. Quella trasmissione serve per trovare le persone scomparse, non per metterne altre nelle mani dei facinorosi".
Idv: "La maggioranza condanni". Duro il commento del capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori Massimo Donadi. "L'irruzione nella sede Rai - dice Donadi - è un episodio di estrema gravità, che non va sottovalutato e su cui deve essere fatta immediatamente chiarezza. Sarebbe molto grave se qualcuno cercasse di giustificare questo atto. E' necessario che il governo e la maggioranza condannino subito e senza remore questo episodio".
La condanna del Pdl. Anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha stigmatizzato l'accaduto. "L'azione perpetrata nel centro di Produzione di via Teulada - ha detto l'esponente della maggioranza - nei confronti della trasmissione 'Chi l'ha visto' è un fatto grave che condanniamo fermamente. Ai giornalisti ed ai tecnici della sede Rai esprimiamo solidarietà".
Fnsi: "Atto squadristico". "E' la prima volta che gli uffici e gli studi della Rai vengono assaliti con proditoria violenza, questo non è assolutamente accettabile ed è un segnale molto preoccupante per il nostro Paese", si legge in una nota del Sindacato dei giornalisti italiani. "Chiediamo, con forza - si legge ancora nella nota -, al ministro dell'Interno Roberto Maroni ed alla Magistratura che facciano piena luce sul gravissimo episodio perseguendo i responsabili di questo atto di stampo chiaramente squadristico".
(4 novembre 2008) La Repubblica


PS.

Riflettendoci mi sembra di aver già sentito da qualche parte questo cognome "Mussolini"...non mi viene in mente però...magari sui libri di storia...

I POPOLI NON DOVREBBERO AVERE PAURA DEI LORO GOVERNI, SONO I GOVERNI CHE DOVREBBERO AVERE PAURA DEI POPOLI...

Scontri di Piazza Navona: la verità monca del governo

Una serie di immagini dimostrano che prima i giovani di estrema destra picchiano a sprangate alcuni studenti medi senza che nessuno intervenga
di ANDREA DI NICOLA

ROMA - Uno scontro, anzi un assalto dei centri sociali contro i ragazzi pacifici di Blocco studentesco. La verità costruita dalla polizia e confezionata dal governo è bell'e pronta per andare in onda su Tg e televisioni. Tutto vero: gli universitari sono entrati in piazza Navona ed hanno affrontato i neofascisti di Blocco studentesco. Tutto vero, ma solo una parte della verità. Una parte perché non dice cosa è successo in quella piazza romana prima dello scontro. Non dice insomma, come ricostruito da un ragazzo che ha scritto a Repubblica e come testimoniato da decine di foto che, prima dell'azione degli universitari, un camioncino pieno di mazzieri aveva aggredito a cinghiate e a sprangate gruppi di quindicenni che fino a quel momento avevano giocosamente, accompagnati dai loro professori, contestato il decreto Gelmini.

Dal famigerato pulmino bianco sono scesi studenti, molti evidentemente fuoricorso, che a botte e calci si sono posizionati nel cuore dell'assembramento di ragazzini delle medie superiori spargendo violenza e terrore allo scopo di connotare a destra la protesta studentesca. Solo a questo punto intervengono gli universitari chiamati dai più giovani per cercare una difesa che la polizia non ha saputo offrire. Dal corteo della Sapienza arriva un gruppone, a mani nude tanto che per attaccare usano i tavolini e le sedie dei bar che trovano in piazza e inizia il confronto con i neofascisti.

Per motivi oscuri le forze dell'ordine si accorgono solo di questa seconda fase della prima, dell'attacco ai liceali da parte di Blocco studentesco non si accorgono. I funzionari di polizia, che pure non erano distanti da dove avveniva il macello dei diritti, dicono di non essersene accorti e non ne fanno cenno nelle loro ricostruzioni. Tanto meno ne fa cenno in Parlamento il sottosegretario Nitto Palma vendendo al Parlamento e al Paese una verità monca che però le tecnologie smontano nel giro di poche ore. Le foto parlano chiaro e, a meno che questo non sia un Paese di maestri di Photoshop, ci dicono che quella del governo e della questura è una verità monca. Quasi una menzogna.